TREKKING DI SANTA CRUZ, PERU’: LA GUIDA COMPLETA
National Geographic ha definito il trekking di Santa Cruz “uno dei più belli al mondo”, dopo averlo percorso possiamo confermarvi che è la pura verità!

Il trekking di Santa Cruz vi aspetta nel Parco Nazionale di Huascaran, nel Perù centrale, con un incredibile cammino di circa 50 km della durata di 3 o 4 giorni.
Attraverserete una parte della Cordillerra Blanca ammirando tutto il meglio che il Perù ha da offrire.
Non preoccupatevi, a parte qualche tratto il trekking non è durissimo, soprattutto se deciderete di prendervi 4 giorni di tempo.
L’altitudine massima sarà di 4750 metri durante il secondo giorno di cammino, questo è l’unico punto che potrebbe darvi del filo da torcere.
TREKKING DI SANTA CRUZ: COME ARRIVARE
La città di riferimento per il trekking di Santa Cruz è Huaraz, capoluogo della regione di Ancash.
Sicuramente la vostra prima tappa in Perù volando dall’Italia sarà Lima e da qui avete due modi per raggiungere Huaraz:
– In autobus in circa 8-9 ore di vaggio, scelta che vi consigliamo. Ce ne sono moltissimi ogni giorno e anche notturni se volete guadagnare tempo, i prezzi variano dai 10 ai 40 euro in base a compagnia, orario e comfort. Potete verificare partenze e costi QUI
– In aereo in circa un’ora. Sembra che l’unica compagnia ad effettuare la tratta sia la LC Perù, ma non tutti i giorni rendendo difficile trovare una coincidenza comoda. I prezzi naturalmente sono più alti rispetto il bus e tenete presente che l’aereoporto di Huaraz si trova a circa 23 km dalla città e dovrete aggiungere almeno 10 euro di taxi.
Una volta arrivati a Huaraz vi consigliamo almeno un giorno per acclimatarvi (anche due se possibile) e prepararvi alle grandi altezze che vi aspettano.
COME ORGANIZZARE IL TREKKING
A Huaraz ci sono decine di agenzie tra cui scegliere, noi vi consigliamo Ganesa Explorer, la stessa agenzia con cui abbiamo fatto il mitico trekking alla Laguna 69.
E’ l’agenzia con i prezzi più bassi che organizza tour per chi viaggia con un budget ristretto come i backpackers.
Il prezzo è di soli 350 soles (94 euro) e comprende trasporto, guida, acqua e pasti per 4 giorni (dal pranzo del primo giorno alla colazione dell’ultimo), tenda, sacco a pelo e materassino.
E’ escluso il prezzo del biglietto d’ingresso al Parco Nazionale di Huascaran per quattro giorni (60 soles = 16 euro).
Con quest’agenzia ci siamo trovati bene, volevamo spendere il meno possibile e così è stato. Certo, essendo una soluzione economica non aspettatevi tende di lusso e pasti stellati, ma a noi non è mai mancato niente e siamo rimasti molto soddisfatti della nostra decisione.
SI PUO’ FARE IN AUTONOMIA?
Naturalmente si, il percorso è ben segnalato, ma dovrete pensare a tutto voi: al trasferimento in autobus, all’attrezzatura, alla tenda, al cibo e soprattutto dovrete portare ogni cosa sulle vostre spalle per quattro giorni.
Il costo potrebbe anche essere maggiore rispetto ad un’agenzia se dovrete noleggiare l’attrezzatura a Huaraz, ma i lati positivi sono sicuramente che avrete totale libertà e che non sarete vincolati a un gruppo (per il noleggio dell’attrezzatura ci hanno segnalato Quechuandes, se ci andate fateci sapere nei commenti come vi siete trovati).
Noi abbiamo incontrato diverse coppie di viaggiatori nel parco, quindi non preoccupatevi ci sono molte persone che scelgono di affrontare il trekking da soli, sarà più impegnativo ma è fattibile.
COSA PORTARE
– Ottime scarpe da trekking, alte fino alla caviglia e già usate in passato: non risparmiate mai sulle scarpe e mai partire con scarpe nuove! Mi raccomando non trascurate le calze, dovranno essere traspiranti, rinforzate nei punti critici (tallone, tendine d’Achille e punta) e dovranno avere una zona elasticizzata intorno al collo del piede per garantire maggiore stabilità.
– Abbigliamento tecnico ASSOLUTAMENTE impermeabile. Fondamentale vestirsi “a cipolla”. Portate un completo termico (maglia e pantaloni) e giacca pesante per la notte quando scende la temperatura.
– Mantella per la pioggia e coprizaino: l’acqua è il nemico numero uno, non fatevi mai trovare impreparati.
– Guanti, sciarpa e cappello: ci hanno salvato la vita in montagna.
– Crema solare e occhiali da sole: a quest’altitudine il sole è molto forte, anche col tempo nuvoloso ci siamo ritrovati a fine giornata a un passo dalla scottatura.
– Snack: a parte l’inizio del trekking non ci sono punti di ristoro per comprare cibo lungo il percorso. I pasti principali sono compresi nel prezzo ma gli snack sono fondamentali per recuperare le energie durante la camminata. Portatene una buona scorta, noi abbiamo scelto barrette ai cereali, cioccolata e crackers.
– Bacchette da trekking? noi non le abbiamo usate ma senza ombra di dubbio offrono un grande aiuto. Se non le volete portare dall’Italia, potete noleggiarle in città senza problemi.
– Salviette igienizzanti, spazzolino da denti e carta igienica: non ci sono ne bagni ne docce nel trekking di Santa Cruz, le salviette sono IMPORTANTISSIME se volete sopravvivere (p.s.: al campo tendato ogni sera lo staff costruire una mini-tenda che fungerà da bagno, un semplice buco nel terreno che poi verrà ricoperto con la terra).
– Torcia frontale: comodissima per la sera quando avrete bisogno della luce e di avere le mani libere.
– Boraccia: l’acqua è compresa ma un recipiente dove portarlo voi. Il primo giorno partire con la borraccia piena.
– Repellente per insetti: noi non le abbiamo incontrate ma ci hanno detto che è possibile imbattersi nelle sand flies (mosche della sabbia) e sono fastidiose quanto le zanzare.
QUANDO ANDARE
Sicuramente il periodo migliore per un trekking sulle Ande è durante la stagione secca da Giugno a Settembre. Se avete le ferie solo in agosto va benissimo ma preparatevi a incontrare molti più turisti.
Da Dicembre a Marzo è piena stagione delle piogge e l’aumento delle precipitazioni potrebbe addirittura impedire le escursioni.
A noi a metà ottobre è andata abbastanza bene, 50% sole e 50% nuvoloso ma il viaggio è proseguito senza problemi, a parte la giornata alla Laguna 69 dove una tempesta si è abbattuta su di noi!
In montagna il tempo può cambiare in un attimo per questo consigliamo ancora una volta di vestirsi a cipolla. Di giorno potreste passare dalle maniche corte alla giacca pesante nel giro di un’ora.
TREKKING DI SANTA CRUZ, GIORNO 1:
HUARAZ – VAQUERIA – KENUALPAMPA
Sveglia alle 5 del mattino, la nostra guida Margarita passa a prenderci alle 5.30 in minivan, ci presenta il resto del gruppo e il cuoco che ci accompagnerà lungo il trekking e partiamo.
Ci aspettano 5 ore di viaggio fino al punto di partenza, ne approffitiamo per dormire e fare scorta di energie.
Facciamo una sosta alle 8.30 per colazione (non compresa nel prezzo del tour), i prezzi sono alti per la media peruviana e in questi casi ci organizziamo sempre con yogurt e frutta secca per risparmiare.
Alle 12.00 arriviamo a Vaqueria, il punto di partenza ufficiale del cammino.
Le guide iniziano a preparare il pranzo e gli asinelli che ci aiuteranno a portare tutta l’attrezzatura per il campo tendato in cui passeremo le prossime notti.

Ovviamente, quasi a volerci prendere in giro, il tempo cambia, si annuvola, e inizia una pioggerellina leggera ma per ora niente di preoccupante.
Alle 13.00 finalmente si parte!
Il primo giorno non è per niente faticoso, sono “solo” 10 km. E’ un incantevole saliscendi tra piccoli villaggi, campagne, fiumi, campi fioriti, lagune e grandi spazi aperti. C’è qualche salita dura ma niente d’impossibile.
I locali sono fantastici, curiosi, ti riempiono di saluti e di sorrisi, soprattutto i bambini a cui regaliamo del cioccolato.
Le donne indigene sono una forza della natura, si vede che sono nate e cresciute qui e non fanno fatica, canticchiano nelle salite dove noi arranchiamo.

Arriviamo al campo alle 16.30 a quota 3650 metri, in una valle spettacolare. Sta calando il buio e il freddo aumenta ma non resistiamo alla tentazione, non ci mettiamo ancora i vestiti termici e scattiamo qualche foto finchè c’è ancora luce.
Il campo è già stato montato dai ragazzi che ci hanno preceduto con gli asinelli e beviamo un the caldo approfittandone per conoscere il resto del gruppo: francesi, svedesi e tedeschi.
Ceniamo alle 18.30. Potrebbe sembrare presto ma vi assicuro che non lo è, in queste giornate si arriva a sera sfiniti e come da copione alle 20 crolliamo in tenda in un sonno profondo.
Oggi è andata alla grande, a metà strada ha anche smesso di piovere e abbiamo camminato in maniche corte. Siamo felici, carichi per domani e non vediamo l’ora di scoprire cosa ci aspetta!

TREKKING DI SANTA CRUZ, GIORNO 2: KENUALPAMPA – PUNTA UNION – TAULLIPAMPA
Sveglia alle 5.00, colazione alle 5.30 e partenza alle 6.00.
Ha piovuto tutta la notte ma per fortuna ha smesso. La temperatura è scesa parecchio, abbiamo avuto un po’ di freddo perfino dentro ai sacchi a pelo, Dio benedica i vestiti termici.
Oggi si va a Punta Union, il punto più alto del trekking a 4800 metri, e scopriremo poi che questo sarà il giorno più faticoso di tutti!
E’ tutta salita, lenta e costante. Mano a mano che saliamo aumentano freddo e nebbia mentre incrociamo qualche laguna.


La fatica si fa sentire, ad ogni pausa mangiamo qualcosa per recuperare le forze, ma la vera sfida inizia nell’ultima parte quando il sentiero lascia il posto alla nuda roccia.
Il chilometro prima di Punta Union è devastante, ogni dieci passi ci fermiamo per riprendere fiato, la nebbia è fitta e dobbiamo stare attenti a non scivolare sui sassi completamente bagnati.
L’ultima ora sembra infinita, io e Federica non riusciamo nemmeno a parlare, ci scambiamo solo degli sguardi per essere sicuri di stare bene e proseguiamo in silenzio un piccolo passo dopo l’altro. Con il sole sarebbe tutta un’altra cosa ma non si può avere tutto dalla vita, giusto?
Quando arriviamo in cima alle 10.30 non stiamo più nella pelle, ci abbracciamo, la soddisfazione è incredibile, ce l’abbiamo fatta!


In un attimo la fatica sembra sparita, mangiamo ancora ma dobbiamo ripartire subito perché fa troppo freddo.
Inizia la discesa, pian piano il tempo migliora e si apre la valle. Vediamo le nostre tende all’orizzonte, le ultime due ore sono una passeggiata, siamo fieri di noi e ci godiamo la “vittoria“.
Arriviamo al campo a Taullipampa a quota 4200 metri alle 12.30, pranziamo con tonno, cipolle e patate e alle 14.00 crolliamo in tenda sotto la pioggia. La sensazione è meravigliosa!
Ci dicono che da qui si vede il monte Artesonraju, la vetta che ha ispirato il famoso logo della Paramount Pictures. Noi non ne siamo del tutto convinti, voi che dite?

Purtroppo pioverà tutto il pomeriggio ma va bene così, sono tutti stremati e vogliono godersi il meritato riposo in tenda. Usciamo per la cena, siamo ancora euforici per la prova di oggi, si chiacchiera e si ride.
Dormiamo come bambini, ormai sappiamo che il peggio è passato.

TREKKING DI SANTA CRUZ, GIORNO 3: TAULLIPAMPA – LLAMACORAL – CASHAPAMPA
Sveglia alle 5, si gela, la notte è fredda ma finalmente il cielo si è schiarito e ha smesso di piovere, sembra di essere in una valle incantata.
Il fiume, le montagne innevate, gli asinelli che pascolano, che pace! È il mio momento preferito della giornata.


Questo sarà l’ultimo giorno di cammino, dovevano essere 4 ma le ragazze svedesi si sono accorte che hanno prenotato l’autobus per stasera e devono rientrare. Ripartiranno stasera e noi domattina appena svegli.
Oggi il percorso è tutto in piano e in discesa. Il sole splende ed è una passeggiata spettacolare, seguiamo il corso del fiume che taglia in due una valle meravigliosa, sembra un dipinto. Se pensiamo a ieri questa è proprio la calma dopo la tempesta!


Facciamo una pausa alle 10 al campo di Llamacorral che offre un panorama di straordinario. Se deciderete di camminare per 4 giorni invece che 3, è qui che dovete assolutamente accamparvi!
Pranziamo relativamente presto in un angolo di paradiso, siamo tutti così rilassati che dopo il pranzo ci prendiamo una mezz’ora di pausa e crolliamo in un sonno profondo sdraiati sul prato.


Recuperate le energie, affrontiamo l’ultima parte completamente discesa. Il sole brucia e la crema protettiva ci sta salvando la vita.
I piedi fanno male per la continua discesa e i grossi sassi ma manca poco, teniamo duro. Ognuno ormai va al suo passo immerso nei propri pensieri e si cammina praticamente da soli
Sono le 13.30 quando arriviamo a Cashapampa a 2900 metri, oggi sono 30 i km che abbiamo percorso. E’ incredibile quanto si possa camminare se non ci sono salite. Siamo stanchi, sporchi e sudati, ma felici, ce l’abbiamo fatta con addirittura un giorno d’anticipo!
Passiamo il pomeriggio alle “hot springs” che in realtà è una piccola pozza d’acqua calda dove si fanno il bagno i peruviani. Mettiamo i piedi nell’acqua calda e ci godiamo il riposo prima di un ultimo piccolo trekking per tornare al rifugio.
È il tramonto, l’ora magica, il momento perfetto per concludere quest’avventura.
