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INDONESIA, UN TUFFO NEL CUORE VERDE DEL SUD EST ASIATICO: FRA RINASCITA SPIRITUALE E PARADISI INCONTAMINATI

Paese numero 16! Siamo arrivati in Indonesia dopo aver preso due voli dalla Malesia, il primo da Kota Kinabalu nel Borneo ed il secondo da Singapore. Già dal finestrino i colori di Bali ci fanno battere il cuore, l’azzurro del mare e il verde smeraldo delle risaie ci fanno ancora una volta innamorare dell’Asia.

Il tramonto a Uluwatu

Per le prime tre notti ci siamo concessi una stanza a Seminyak, una delle zone più turistiche, perché ho appuntamento con un mio grande amico, Michael, che vive sulle isole del nord e che sarà in città solo per il weekend. Più che un amico, è come un fratello, lui è riuscito a cambiare vita molto prima di me e da anni ha fatto di tutto per aiutarmi a prendere la decisione di mollare tutto, cercando di tranquillizzarmi in ogni modo possibile. L’ultima volta che lo vidi a Milano – una delle tante in cui ha provato a convincermi di non aspettare oltre – gli dissi che prima o poi avrei trovato il coraggio e un giorno ci saremmo rivisti su una spiaggia in Indonesia. Quel giorno è finalmente arrivato, non mi sembra vero dopo tanto parlare, ma sono al settimo cielo se ci ripenso, sono riuscito davvero a mollare tutto e sconfiggere quella maledetta paura.
Quando lo vedo quasi svengo dalla felicità, è come rivedere la mia famiglia dopo un anno di viaggio in cui sono successe così tante cose che ne sembrano passati dieci!
Per questi tre giorni è solo relax, stacchiamo da tutto, ci godiamo il mare, i templi, la natura, la pizza (ebbene sì, la vera pizza italiana) e concludiamo con una meravigliosa serata a ballare, la prima che ci concediamo in dodici mesi.

Michael!!!

Recuperate le forze, siamo pronti per spostarci a Ubud, una località di cui abbiamo sentito molto parlare e ci affascina da tantissimo tempo. E’ una zona totalmente diversa dal centro di Bali, non è sul mare e non ci sono locali per fare festa, anzi è famosa proprio per rigenerare il corpo e la mente, tra risaie verdissime, yoga, templi e massaggi tradizionali. Se volete staccare la spina è esattamente qui che dovete venire, se  decidessimo di vivere per un po’ a Bali probabilmente questo sarebbe il luogo che sceglieremmo.

Le risaie di Tegalalangan
La pace di Ubud…
… e un po’ di pazzia

E’ arrivato il momento di prendere una barca per Nusa Lembongan, un’isoletta a sud-ovest di Bali, approfittando di un lavoretto per un hotel che ci ha richiesto delle foto in cambio di un soggiorno gratis. Casca proprio a pennello con il mio compleanno, che trascorriamo quindi coccolati in questo piccolo resort che, se non fosse stato per lavoro, non avremmo mai potuto permetterci. Nusa Lembongan è un’oasi di tranquillità, la vista dalla nostra camera è stratosferica, si affaccia sul mare e al tramonto dà il meglio di sé. Noleggiamo un motorino (in Indonesia i prezzi sono stracciati) per esplorarla e raggiungere i diversi punti panoramici. Ci inoltriamo anche nell’isoletta di fronte, Nusa Ceningan, collegata da un ponte giallo della larghezza sufficiente solo per il passaggio delle moto. Visitiamo la Blue Lagoon, appunto una laguna di un turchese mai visto prima, e Mahana Point al tramonto, una scogliera con una vista mozzafiato da dove poter ammirare i surfisti e i pazzi che hanno il coraggio di tuffarsi.

Devil’s Tear – Nusa Lembongan
La Blue Lagoon – Nusa Ceningan

Vogliamo continuare a godere della meraviglie che questa terra ha da offrire e con un’ulteriore barca proseguiamo per Nusa Penida, un’altra isola, più grande e più turistica, che però nasconde degli scorci davvero spettacolari. Prendiamo una stanza in una guesthouse vicino al porto, la zona più economica, e con il solito motorino a noleggio ci godiamo la nostra avventura. C’è di tutto: spiagge, caverne, cascate, scogliere, snorkeling (non perdetevi il tour a Manta Bay se siete nella stagione giusta e volete nuotare con questi splendidi animali), l’unica pecca è la strada davvero disastrata, dei veri e proprio crateri che metteranno a dura prova le vostre capacità di guida. Non è raro infatti vedere viaggiatori con fasciature alle gambe dovute a una caduta, fate semplicemente molta attenzione ma vi assicuriamo che per lo spettacolo che vi aspetta ne varrà la pena.

Kelingking, “The T-Rex” – Nusa Penida
Diamond Beach – Nusa Penida
Broken Beach – Nusa Penida

Ora abbiamo voglia di uscire un po’ dal circuito turistico, di trovare un posto sul mare, con solo gente locale, dove poter assaporare lo stile di vita lento e rilassato tipicamente indonesiano. Grazie a Michael, scopriamo Amed, un piccolo villaggio a nord-est che ha tutto quello che cerchiamo. Prendiamo una stanza ad un ottimo prezzo a trenta secondi dal mare, la famiglia che la gestisce è gentilissima – come tutta la popolazione dell’Indonesia – e ogni mattina ci prepara una gustosissima colazione fatta in casa. 

Amed è molto famosa per le immersioni ma in questo periodo (novembre) è semideserta per bassa stagione e ci sembra di averla tutta per noi. Sorge sul mare alle pendici di un vulcano che non fa altro che rendere il paesaggio ancora più unico, così perfetto che sembra di essere dentro un set di un film, ma è tutto vero! Il tramonto è impossibile da descrivere a parole, tra il cielo, con le sue pennellate di viola, rosso e arancio, il mare, il vulcano e le nuvole, sembra di essere dentro un meraviglioso dipinto.

Il tramonto di Amed

Ne approfittiamo per visitare il tempio di Lempuyang, uno dei templi più sacri di Bali (ce ne sono più di diecimila sull’isola) detto anche “La Porta del Paradiso”. Se la giornata è limpida si può vedere l’enorme vulcano alle sue spalle, ma noi non siamo stati così fortunati.

La Porta del Paradiso

Ancora una volta una tappa fuori programma, sta succedendo in ogni Paese, ci piace troppo sfruttare la nostra libertà! Guardando la mappa ci rendiamo conto che siamo davvero vicini alle isole Gili e le barche per raggiungerle partono proprio da Amed, un segno del destino che non possiamo proprio ignorare e visto che sono gli ultimi giorni vogliamo chiudere alla grande.

Evitiamo senza batter ciglio Gili Trawangan, una “party island” che sembra la brutta copia di Ibiza, e scegliamo Gili Air come base per queste quattro notti. Purtroppo gli effetti del terremoto che solo pochi mesi fa ha piegato il Paese sono ben visibili, ci sono macerie ad ogni angolo, ma i balinesi sono un popolo straordinario, stanno ricostruendo e sono sempre sorridenti, quelli più abbattuti sembriamo noi. Siamo felici di essere venuti perché turisti non ce ne sono e l’isola ne ha bisogno per ripartire economicamente. E’ quasi tutto deserto ma per noi non è un problema, ci godiamo la tranquillità che qui regna sovrana, le automobili sono vietate e nulla può disturbare la quiete. Ovviamente approfittiamo per un tour di snorkeling! In barca ci portano a largo a nuotare con le tartarughe e una miriade di pesci colorati, visitiamo perfino delle statue sommerse nei pressi di Gili Meno. Ci godiamo queste lunghe giornate, tra bagni in acque cristalline, ottimo cibo nelle nostre baracche di fiducia e splendidi tramonti. 

Snorkeling!
Una nuotata indimenticabile con le tartarughe!
Le statue sommerse di Gili Meno

Stiamo per concludere la nostra avventura in Asia, la prima parte del giro del mondo sta per concludersi e questo paradiso ci sembra un premio per tutta la strada che abbiamo fatto. Non è stato sempre facile, ci sono stati momenti durissimi, di fatica estrema, siamo passati dal gelo estremo al caldo più estenuante, abbiamo affrontato viaggi interminabili su autobus e treni che cadevano a pezzi, mangiato le stesse cose per mesi, tante volte siamo stati sul punto di impazzire per la stanchezza ma abbiamo tenuto duro, senza mai mollare. Restare uniti è stato la nostra forza, il nostro segreto, e abbiamo ricevuto più gioia di quanta potessimo immaginare, abbiamo visto così tante meraviglie e abbiamo così tanti ricordi indimenticabili da riempire tre vite. Quanto siamo cambiati e cresciuti dal primo giorno! E’ un pensiero ricorrente e che ci fa battere il cuore perché ricordiamo tutti gli ostacoli che abbiamo superato, e nonostante tutto siamo ancora qui, più forti che mai, pronti ad attraverso la prossima fetta di mondo e abbracciare la vita più innamorati che mai.

Trip’N’Roll!!!

IT’S NEVER TOO LATE

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