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Girare il mondo in minivan e dormire in riva al mare

Girare il mondo in minivan, questo sogno era nella lista da tanto tempo, ho sempre fantasticato sulla possibilità di viaggiare su una casa a 4 ruote senza aver bisogno di niente di più, solo io e la strada.

Senza regole, senza programmi, dove ogni giorno l’unica decisione da prendere è quale strada scegliere, solo in base a quello che ti va di fare, solo ascoltando quello che ti dice il cuore in quel preciso instante.

Pensavo di essere nato nell’epoca sbagliata, mi sentivo un hippie mancato. Nel mondo in cui sono cresciuto, dove tutti corrono all’impazzata, dove ormai si guarda solo il telefono o l’orologio, non c’era spazio per sogni del genere. La mia vecchia vita era lontana anni luce da un’esperienza simile e col passare degli anni mi stavo convincendo che sarebbe rimasto solo un sogno da dimenticare per sempre come tutti gli altri.

“Tra 40 anni quando andrai in pensione potrai fare quello che vuoi, la vita è così per tutti che ci vuoi fare”.

Si, ma questi Tutti sono incazzati neri, depressi e pieni di rimpianti, forse c’è qualcosa che non va in questo sistema. Perché non posso vivere la vita che ho sempre desiderato? Perché non posso pensare di poter fare qualsiasi cosa? Perché non posso CAMBIARE?

In realtà potevo, ho sempre potuto, ma non me ne rendevo conto. Dovevo semplicemente smettere di fidarmi degli altri e ascoltare me stesso, iniziare a fidarmi di me.

Se non l’avessi fatto non avrei mai capito cosa si prova ad addormentarsi guardando le stelle, a svegliarsi per ammirare l’alba da sotto le coperte, proprio in quel furgoncino hippie che un tempo sembrava così lontano.

E oggi non sarei qui, a dormire a due passi dall’oceano, con la donna che amo.

Un tipico risveglio in riva al mare

IT’S NEVER TOO LATE

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