CHIANG MAI – La Rosa del Nord
Arrivare in Thailandia dopo essere stati bloccati per un mese in Manipur, nel punto in cui l’India confina con il Myanmar, è stata una vera e propria rinascita. Eravamo mentalmente a pezzi, ad attendere qualcosa che non sarebbe mai arrivato, finché non abbiamo deciso di riprendere il viaggio, la vera cura per l’anima, e non siamo arrivati a Chiang Mai, la nostra prima tappa in terra thailandese.
Qui è tutto completamente diverso da quello a cui ormai eravamo abituati, sembra che la vegetazione stia per esplodere in tutta la sua potenza, tra poco inizierà la stagione delle piogge e già il verde intenso che circonda la città sta per prendere il sopravvento. Dopo il caldo e l’aridità degli ultimi tempi ci sembra finalmente di tornare a respirare, tutto è rigoglioso, vitale, vivace e colorato, dai sorrisi delle persone ai banchi della frutta fresca ad ogni angolo di strada, nessuno ci fissa più come fossimo alieni e per la prima volta siamo contenti di incrociare altri viaggiatori occidentali. L’india è stata una tappa affascinante, misteriosa, unica, ma allo stesso tempo impegnativa, e dopo tre mesi siamo contenti di trovarci in un Paese meno “faticoso”. I prezzi sono leggermente più alti ma ormai siamo maestri del risparmio e troviamo una camera per 10 euro a notte con colazione e addirittura piscina (anche se non la useremo mai). Facciamo un primo giro di esplorazione nella città vecchia, senza meta, non è importante per oggi, siamo così felici che qualunque cosa va bene, era troppo tempo che non ci sentivamo così, finalmente siamo tornati in noi e ci concediamo la prima birra dopo tanto tempo per celebrare il nostro giro del mondo e il compleanno di Federica mai festeggiato!
Chiang Mai è stupenda, piena di templi meravigliosi, ce ne sono poco meno di Bangkok ed è impossibile visitarli tutti, camminiamo tanto e scopriamo lo street food thailandese di cui ci innamoriamo perdutamente (preso dall’euforia Andrea prova anche gli scorpioni!), dopo tre mesi di cibo ultraspeziato è un piacere per i nostri palati, soprattutto per Federica che non mangia piccante e quasi si commuove pensando alle pene dell’inferno che ha patito con il cibo indiano.
Noleggiamo un motorino perché se la città è bella, quello che c’è fuori lo è ancora di più, guidare immersi nella natura su e giu per le colline è un piacere per gli occhi e ne approfittiamo per una gita al Wat Phra That Doi Kham, il “Tempio della Montagna d’oro”, un santuario dorato sulla cima di una montagna, dove si respira un’atmosfera mistica da cui si gode una vista bellissima sulla città. È in corso una cerimonia buddista e i monaci offrono a tutti acqua fresca e cibo, del riso dolce avvolto in una foglia di banano. È una sensazione particolare, tutti sono sorridenti e sembrano in pace col mondo, persone di differenti nazionalità che condividono questo momento di serenità come se parlassero tutti la stessa lingua, basta solo un sorriso per capirsi, è magnifico.
Veniamo sorpresi da un temporale tropicale ma non gli diamo troppo peso, in questa stagione capita almeno una volta al giorno e alla fin dei conti è solo acqua, mentre da noi solitamente si corre ai ripari qui la vita scorre come se niente fosse. Approfittiamo di un altro giorno in motorino per spingerci ancora più lontano, il viaggio è un piacere grazie allo splendido paesaggio e arriviamo sino alle cascate di Mae Sot, un luogo di pace dove l’acqua scorre su dieci livelli creando delle piccole pozze per fare un bagno rilassante tra la rigogliose foreste, accompagnati dal solo sottofondo dell’acqua e del richiamo degli uccelli.
Ogni giorno supera in piacere quello precedente, abbiamo anche l’onore di conoscere Vittoria, una ragazza italiana che vive qui e che ci mostra la parte più bella di Chiang Mai, oltre a presentarci ai suoi splendidi amici; dopo tutto questo tempo lontano da casa ritrovare il calore, l’ospitalità e la generosità italiana ci fa battere il cuore. E come ciliegina sulla torta, Vittoria ci consiglia un ristorante dove mangiare per la prima volta la vera pizza italiana! Ritrovare i sapori di casa così a lungo sognati è un vero viaggio dei sensi e realizziamo quanto la nostra cucina sia per noi insuperabile… Vittoria, non smetteremo mai di ringraziarti!!!
Prima di ripartire vogliamo fare un’esperienza in un santuario per elefanti, un luogo in cui vengono accuditi tutti quei poveri elefanti salvati da maltrattamenti. Scegliamo la Happy Elephant Home dove passeremo un’intera giornata sfamando, coccolando e facendo il bagno con questi enormi giganti. A differenza di altri finti centri di salvataggio, qui sono vietate le passeggiate sul dorso, gli spettacolini ridicoli ed ogni altro tipo di forzatura verso questi poveri animali, tutto viene fatto secondo i loro tempi e soprattutto se ne hanno voglia. Un’esperienza unica e indimenticabile da vivere almeno una volta nella vita.
Chiang Mai è stata davvero una tappa fantastica, ricca di meraviglie artistiche e culturali, ma allo stesso tempo circondata da montagne ricche di vegetazione, cascate, fiumi e foreste, è il luogo perfetto per rilassarsi e godersi tutto ciò che ha da offrire: trekking alla scoperta delle tribù di montagna, arrampicate, rafting, parchi nazionali, corsi di cucina, di massaggio tradizionale, musei e tanto altro, davvero è impossibile annoiarsi.
Il primo impatto con la Thailandia del nord è stato strapositivo, neppure il forte caldo di questo periodo è riuscito a fermarci, la voglia di uscire ed entrare in contatto con questa nuova cultura era troppo forte!
Ora siamo pronti ed impazienti di scoprire la nostra prossima tappa, Chiang Rai!